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"Per me "Il Verso Libero" è un capolavoro, il capolavoro di una coltura eroica e di una eroica sincerità". È già in queste parole di Innocenze Cappa la natura del maggior saggio di Lucini: autentico mostro della prosa primonovecentesca opera capitale, nella sua singolare scrittura, riscattata da improvvisi lampi e punte di straordinaria incisività, dove pare dare il meglio di sé l'impeto polemico, l'acume satirico e la perenne inquietudine dello scrittore lariano. Espressione di una ricchissima cultura e frutto dell'ambizione egotistica ad una critica totalizzante, di matrice anarchica e "fenomenalista", questa fondamentale e rara opera, ristampata oggi per la prima volta dopo cent'anni dalla prima edizione, è certamente un imprescindibile punto di riferimento non solo per penetrare nel pensiero e nella poetica luciniani, ma anche per conoscere i fermenti e le ambiguità culturali che accompagnarono l'alba della modernità nel nostro Paese.